Indirizzo

6874 Castel San Pietro

1.Architettura

La chiesa, documentata nel 1559 ma di origini romaniche, si presenta con fiancate della metâ del ‘400 ca. sorrette da contrafforti pilastrati, coro tribolato del ‘500 e facciata nascosta da un eremo ricordato nel 1599 e ingrandito successivamente; campanile a S, fine XVII sec. Restauri 1983-85 (esterno), 1994-95 (interno); indagini archeologhiche 1993. 

Guida d’arte della Svizzera Italiana – A cura della Società di storia dell’arte in Svizzera – Ed. Casagrande

2.Arte

Nel portico: affresco della Madonna col Bambino e S. Antonio patavino, XVIII sec.; sul portale d’entrata: bassorilievo lapideo con S. Antonino della scuola di Tommaso Rodari, fine XV-inizio XVI sec. Interno a navata unica di due campatee voltate a crociera con presbiterio cinto da balaustra marmorea, inizio XVIII sec. Nella conca absidale mediana, resa poligonale nella seconda metà del ‘600, sono rimasti in vista gli affreschi con i SS. Antonino e Sebastiano, metà XVI sec.; sull’altare statua della Madonna in marmo bianco, inizio XVI sec.; ai lati ornamentazione a stucco, con angeli cariatidi attr. ad Agostino Silva, ante 1685; nella calotta absidale: affresco dell’Eterno con angeli musicanti attr.a Pietro Bianchi detto il Bustino, tardo XVII sec. Cappella di S. Antonino (des.): altare in stucco barocco, prima metà XVIII sec., e affresco della Madonna in trono col Battista vicino ai modi dei Tarilli, ante 1577; a sin. Statua del titolare di Giuseppe Carabelli, 1858,; a des. affresco con S. Defendente, XVIII sec. Cappella di S. Carlo (sin.): altare in stucco con statue dei SS. Pietro martire e Domenico attr.a un seguace di A. Silva, 1722, e affresco della Madonna in trono con S. Antonino, inizio XVI sec. In navata: affreschi della Pietà, 1525 (?), in cornice a stucco barocca, e dei SS. Rocco e Sebastiano della scuola di Antonio da Tradate, inizio XVI sec.; busto reliquiario ligneo di S. Carlo, prima metà XVIII sec.;  tele del Crocifisso con i SS. Pietro, Paolo, Antonio Abate ed Eusebio di bottega romana, 1611, S. Carlo abbracciato da Gesù con i due offerenti, 1617, e S. Antonino offerta da Donato Carabelli, ante 1685. Pulpito ligneo con scene monocrome narranti la Partenza degli apostoli per la predica della buona novella, tardo XVIII sec.

Guida d’arte della Svizzera Italiana – A cura della Società di storia dell’arte in Svizzera – Ed. Casagrande

3.Curiosità

 

La festa della Madonna del patrocinio di Obino, che si tiene la terza domenica di novembre, è anche detta “Festa del Sassel” per una curiosa usanza risalente ai tempi dell’immigrazione. In quel periodo parecchi emigranti erano già rientrati per la stagione invernale e gli uomini si sceglievano la sposa con una tradizione particolare. Quando passava la processione, i giovanotti gettavano un sassolino ai piedi della ragazza prescelta: se questa lo raccoglieva con un sorriso si capiva che la proposta era stata accettata, se restava indifferente la risposta era negativa. Da qui forse la breve preghiera: Madunina da Castel femm truvà l’omm bun e bell (Madonnina del Castello fammi trovare l’uomo buono e bello).

Giuseppina Ortelli Taroni – Castel S. Pietro – Storia e vita quotidiana

4.Sapevate che?

Tra il 1923 e il 1927 in Svizzera si forma un sodalizio di artisti nato su iniziativa del famoso pittore espressionista tedesco Ernest Ludwig Kirchner e formato dai giovani pittori di Basilea Hermann Scherer, Albert Müller e Paul Camenisch: ne scaturisce il breve ma importante ciclo artistico del Gruppo Rot-Blau, la cui cifra stilistica risiede nella rappresentazione di paesaggi e ritratti contrassegnati dall’eccesso delle emozioni, dal mal di vivere, dalla sensibilità estrema.

https://www.artrust.ch/the-rot-blau-group-high-altitude-expressionism-2/