A poche centinaia di metri dal nucleo di Monte, alla distanza giusta per una passeggiata estiva, si trova il lavatoio del paese. Luogo tranquillo, lontano dai rumori, di interesse storico, ricreativo e ludico, ideale per trascorre qualche ora all’ombra del bosco con l’intera famiglia.
Indirizzo
6875 Monte
1.Storia
Il lavatoio e la fontana, detta “funtana da Sura”, sono situate in una valle laterale rispetto alla Valle di Muggio a circa 350 metri dal nucleo del paese. Si possono raggiungere percorrendo una strada sterrata abbastanza pianeggiante. Gli abitanti del luogo avevano scelto questo luogo per edificare le due strutture perché permetteva di avere una fonte d’acqua sorgiva sicura. L’importanza delle fontane in un paese è anche sottolineato dalla presenza alle dipendenze del Municipio nell’’800 di un pulitore di fontane.
Per tre secoli le due vasche in pietra sono state testimoni della storia di vita, delle gioie, dei dolori, delle fatiche e dei pettegolezzi degli abitanti del villaggio, attraverso i racconti e il chiacchierare delle donne che vi lavavano i panni; unico svago durante le lunghe e logoranti ore trascorse davanti al lavatoio.
Questo luogo mette in evidenza l’importante ruolo e le fatiche delle donne nella vita quotidiana di questi paesi discosti, costrette, soprattutto nei momenti della grande emigrazione dell’800 a reggere le sorti della famiglia accollandosi i lavori nei campi, l’accudimento dei figli e i lavori di tutti i giorni.
In una piccola grotta, sopra le due fontana, a protezione del luogo, è stata posta una statua della Madonna di Lourdes e della piccola Bernadette. Don Alberto Motta, parroco di Monte dal 1921, con l’aiuto di Alessandro Carabelli, portò la statua dall’Italia.
Castel San Pietro, Storie e vita quotidiana, Giuseppina Ortelli Taroni
2.Architettura
Di particolare interesse la vasca del 1755, data incisa sul bordo della vasca, con il tetto fatto a volta e con le pareti della vasca realizzate con lastre di roccia lavorate a mano, il lavatoio costruito nel 1831, anch’esso in pietra e con un portico con la copertura in piode, e l’edificio dell’acquedotto del 1933. Le due vasche sono collegate tra loro da un piccolo canale in pietra attaccato alla parete rocciosa, necessario per poter riutilizzare l’acqua che sgorga nelle prima vasca. La presenza del riale della valle permette lo scolo delle acque sporche provenienti dal lavatoio.
Un muro costruito a valle consente di avere un ampio pianoro davanti alle vasche.
3.Curiosità
Particolarità della stradina che porta al lavatoio sono alcuni tratti il cui fondo è costituito da roccia. Questo è dovuto alla stratificazione della roccia particolarmente orizzontale. Questa strada è tutelata come bene culturale di interesse comunale.
Le due vasche in pietra realizzate rispettivamente nel 1755 e nel 1820, collegate tra loro da un sottile canale anch’esso in pietra, vennero utilizzate fino alla metà del XX secolo quale lavatoio pubblico. A partire dagli anni ’60, con la diffusione delle lavatrici elettriche nelle economie domestiche, l’utilizzo delle fontane come lavatoio venne abbandonato definitivamente.
4.Bibliografia e Link Utili
-Castel San Pietro, Storie e vita quotidiana, Giuseppina Ortelli Taroni,
Aggiornamento ottobre 2016 Marina e Valerio Ortelli
5.Sapevate che?
Un intervento di valorizzazione paesaggistica e rimessa a nuovo delle strutture realizzato da poco, ha permesso al luogo di riacquistare appieno le sue caratteristiche e inserirsi in modo ottimale nel progetto realizzato a Monte dal Municipio, grazie al quale l’anziano é agevolato a vivere il territorio e può godere di una maggiore intergenerazionalità.